Una Biblioteca, un Libro – Artemisia Gentileschi e il processo per stupro

Le carte del processo

per lo stupro di Artemisia Gentileschi

Michele Di Sivo, storico e archivista di Stato, presenta le carte del processo per lo stupro di Artemisia Gentileschi, intentato dal padre Orazio contro l’amico pittore Agostino Tassi dieci anni dopo l’accaduto.

Lo stuprum era secondo la giurisprudenza dell’epoca un rapporto sessuale con una donna vergine fuori dal matrimonio. Coperto inizialmente da una promessa di matrimonio, va a processo nel 1612 e dà luogo a una pletora di accertamenti sulle condizioni in cui era stato compiuto.

Nell’interrogatorio, spinto fino ad includere un procedimento di tortura nei suoi confronti, Artemisia racconta nei minimi particolari cos’è avvenuto, ma aggiunge qualcosa che fa capire anche quanto fosse controverso il loro rapporto, nato da un atto di forza. Dice: «Io ebbi a fare con lui sempre amorevolmente».

Il punto culminante è il confronto tra i due amanti, in cui Artemisia mostrando ad Agostino i tassilli, cioè i legni che le vengono stretti intorno alle mani, gli rivolge la frase divenuta poi celebre: «Questo è l’anello che mi volevi dare, questo m’hai dato».

Il processo si concluse con la condanna all’esilio di Agostino Tassi ma in realtà all’esilio fu costretta Artemisia, mentre lui restò a Roma.

 

COMPLESSO DI SANT’IVO ALLA SAPIENZA – ARCHIVIO DI STATO – ROMA

 

 

Credits: Maria Teresa De Vito

Dal 1996 sono produttrice, autrice e regista di documentari culturali televisivi e radiofonici, realizzati prevalentemente per la RAI, allestimenti audiovisivi e multimediali. Sono nata a Salerno nel 1962, sono sposata e ho due figli. Ho studiato Filosofia all’Università “La Sapienza di Roma” con Francesco Valentini, Michele Biscione e Massimo Finoia e frequentato i seminari dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Successivamente ho seguito a Roma un corso di regia di Nikita Mikhalkov, di sceneggiatura di Robert Mc Kee, il Corso di sceneggiatura RAI e la scuola di recitazione di Diana Dei. Sono stata aiuto regista volontaria nel film di Citto Maselli Ombre rosse.
In vent’anni di attività ho realizzato oltre settanta documentari, alcuni selezionati dai migliori Festival: International Festival of films on Arts–Montreal; Festival Internazionale d’Arte di Palazzo Venezia, Roma; Asolo Art Film Festival, Festival Internazionale del Cinema d’Arte, Bergamo; l’International Festival of Films on Music, Palazzo Venezia; TTV Festival di Riccione. La Cité de l’architecture & du Patrimoine di Parigi conserva negli archivi i documentari: Renzo Piano – Un Cen­tro per Paul Klee, Countdown per il Parco della Musica e Un Palazzo per Roma Capitale. Negli anni accademici 2006 e 2007 ho insegnato Video-Regia all’Accademia Nazionale di Danz