“Seguendo Caravaggio” al MuMe, una mostra nel segno dei seguaci del maestro
Per l’occasione, ricordiamo che il MuMe ospita due opere di Michelangelo Merisi (1571-1610), ovvero Caravaggio: “La resurrezione di Lazzaro” e “l’Adorazione dei pastori”.
MESSINA – Una mostra al MuMe nel segno di Caravaggio. Al Museo regionale di Messina, dal 28 luglio al 14 ottobre, sarà possibile visitare “Seguendo Caravaggio con maniera vigorosa e tinta”.
L’allestimento mette insieme numerose opere provenienti dal ricco patrimonio di musei e chiese della Sicilia, a testimonianza del movimento caravaggesco e post caravaggesco presente sul nostro territorio.
La mostra sarà visibile tutti i giorni dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso alle 18) e nei festivi dalle 9 alle 13.30 (ultimo ingresso 12.30). Il costo è di cinque euro (ridotto tre euro).
La mostra è stata presentata oggi dal direttore Orazio Micali.
Le curatrici sono le storiche dell’arte Elena Ascenti, Giovanna Famà, Alessandra Migliorato e Donatella Spagnolo.
La responsabile unica del procedimento è Maria Mercurio, il progetto d’allestimento è di Domenico Crisafulli e Daniele Guarnera, traduzioni a cura di Flavia De Domenico.
Il movimento caravaggesco
Sottolineano le curatrici: “Il movimento caravaggesco è notoriamente costituito non da allievi del grande maestro, ma da “aderenti”, da seguaci folgorati dalle sue visioni contrastate a colori terrosi, dopo secoli di pitture chiare, a volte squillanti o sontuose, più spesso con toni delicati e cangianti. Nella nuova pittura invece il buio è lacerato dalla luce, come l’apparenza e le convenzioni da una bruciante urgenza di verità, che scopre una dimensione naturale inedita nell’arte: non solo intima e quotidiana, come già in certa pittura cinquecentesca, ma carnale e spirituale insieme, dove il sacro irrompe nella realtà, o meglio viene riscoperto nella realtà”.
Da evidenziare una sala interamente dedicata all’outsider messinese Giovan Simone Comandé, “sempre in bilico tra tardo manierismo e naturalismo, trait d’union tra Paladini, Catalano l’Antico e Rodriguez. Nell’ultima sezione dedicata ai “casi studio”, si presentano infine alcune opere di recente individuazione o poco conosciute, ovvero di attribuzione controversa, tutte accomunate dal legame con il movimento caravaggesco siciliano o con lo stesso Caravaggio, che suscitano confronti o confermano percorsi e scambi tra la Sicilia e il contesto europeo”, spiegano le storiche dell’arte.
Per l’occasione, ricordiamo che il MuMe ospita due opere di Michelangelo Merisi (1571-1610), ovvero Caravaggio: “La resurrezione di Lazzaro” e “l’Adorazione dei pastori”.
Nella foto in evidenza l’opera di Pietro D’Asaro, “Lapidazione di Santo Stefano”.
Le opere della mostra
Pittura tra Cinque e Seicento
(1) Deodato Guinaccia (Napoli prima metà sec. XVI – Messina? post 1585), Pietà (1578), tavola cm 222×159,5, Messina Museo Regionale inv. 1323
(2) Giovan Simone Comandè (Messina 1558/1588 – post 1635), attr., Adorazione dei Magi, tavola cm 305×180, Messina Museo Regionale inv. 1320
(3) Antonio Catalano l’Antico (Messina 1560? – 1605/1606), Madonna in gloria con i Santi Placido, Flavia, Eutichio e Vittorino (1600-1601 circa), tela cm 156×237,5, Messina Museo Regionale inv. 1197
(4) Filippo Paladini (Casi in Val di Sieve 1544 ca. – Mazzarino, Caltanissetta 1614 circa), Predica del Battista (firmato e datato 1608), tela 289×197, Monreale, Palermo, abbazia di San Martino delle Scale, Arcidiocesi di Palermo. Patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC) – Ministero dell’Interno
(5) Filippo Paladini (Casi di Teano 1544 ca. – Mazzarino, Caltanissetta 1614 circa), San Francesco in estasi, siglato in basso a destra «f. p.nj», tela cm 270×165, Messina Museo Regionale inv. 1020
(6) Gaspare Camarda (Messina doc. 1597-1629), Madonna in gloria tra Sant’Erasmo e Sant’Antonio da Padova (firmato e datato 1608), Firmato in basso a sinistra: «[…] ASPA[…] CAMARDA/PINGEBAT […] 1608», tela cm 205xh 305, Messina Museo Regionale inv 1157
Storie della Passione di Cristo. Derivazioni dal Caravaggio e altri apporti
(7) Mario Minniti (Siracusa 1577-1640), Cristo portacroce, tela cm 125×95, Messina Museo Regionale (in deposito dalla Fondazione Lucifero di Milazzo)
( Mario Minniti (Siracusa 1577-1640), Andata al Calvario, tela cm 128×159, collezione privata
(9) Mario Minniti (Siracusa 1577-1640), Ecce Homo, tela cm 121×98, Palermo, chiesa di San Giovanni alla Guilla (in deposito alla Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis), Arcidiocesi di Palermo. Patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC) – Ministero dell’Interno
(10) Ignoto sec. XVII, Ecce Homo (da Caravaggio), tela cm. 110×190, Messina Museo Regionale inv. 985
(11) Ignoto caravaggesco, Cristo alla colonna (da Caravaggio), tela cm 150×113, Catania Museo Civico di Castello Ursino
(12) Ignoto fine sec. XVI – inizi sec. XVII, Incoronazione di spine (o Cristo deriso), tela cm 174,2×254,5, Messina Museo Regionale inv. 1327
Naturalismo caravaggesco in temi sacri, allegorici e quotidiani
(13) Mario Minniti (Siracusa 1577-1640), attr., Allegoria della Povertà nei ricchi d’ingegno, iscrizione: «ingenii opes sine opibus inopes», tela cm 160×108, Palermo Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis inv. 836
(14) Mario Minniti (Siracusa 1577-1640), Cristo Crocifisso e la Maddalena, tela cm. 258×205, Messina Museo Regionale inv. 1173
(15) Alonzo Rodriguez (Messina 1578-1648), Commiato dei Santi Pietro e Paolo prima del martirio, tela cm 261×191, Messina Museo Regionale inv. 995
Orfeo incantatore e la parabola del Buon samaritano tra riflessi caravaggeschi e paesaggio fiammingo
(16) Pietro D’Asaro (Racalmuto, Agrigento, 1579-1647), Orfeo incanta gli animali con la musica, tela cm 184×270, Palermo Palazzo Alliata di Villafranca, Arcidiocesi di Palermo
(17) Pietro D’Asaro (Racalmuto, Agrigento, 1579-1647), Lapidazione di Santo Stefano, firmato in basso a destra : “MONOCULo RACALMUTENSIS P”; iscrizione dalla bocca del santo: “DÑE NE STATUAS ILLIS HOC PECCATUM”, tela cm 53,5×71, Palermo Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis inv. 618
(18) Mario Minniti (Siracusa 1577-1640), attr., Scena dalla parabola del buon samaritano. Incontro tra il viandante ferito e il sacerdote, tela cm 155×205, Catania Museo Civico di Castello Ursino inv. 8110
(19) Mario Minniti (Siracusa 1577-1640), attr., Scena dalla parabola del buon samaritano. Il samaritano cura le ferite del viandante, tela cm 155×207, Catania Museo Civico di Castello Ursino inv. 8111
Scene di strada o allegorie dei Cinque Sensi
(20) Jan Van Houbracken (Anversa 1600 – post 1674), attr., Il Gusto, tela cm 134×100 Caccamo, (Palermo), chiesa madre, Arcidiocesi di Palermo
(21) Jan Van Houbracken (Anversa 1600 – post 1674), attr., Il Tatto, tela cm 137×95.5, Caccamo, (Palermo), chiesa madre, Arcidiocesi di Palermo
(22) Ignoto pittore fiammingo-genovese?, Giovane venditore con canestro di fichi, tela 122,5×95,5 (con cornice), Palermo Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis inv. 425
(23) Ignoto pittore di nature morte (Ettore Van Houbracken?), Natura morta con frutta, ortaggi e mele cotogne, olio su rame cm 20×31,5, Messina Museo Regionale inv. 4400
Tra il 1621 e il 1622, a Palermo
(24) Mario Minniti (Siracusa 1577-1640), Presentazione al tempio, tela cm. 98×125, Messina Museo Regionale inv. 1211
(25) Pietro Alvino (Palermo 1590 ca.- 1626), Elemosina di San Carlo Borromeo (1622), tela cm 258×194, Palermo Museo Diocesano, Arcidiocesi di Palermo
(26) Pietro D’Asaro (Racalmuto, Agrigento, 1579-1647), Ultima Cena (1621), firmato in basso: “MONOCULOS RACALMYTENSIS P. MDCXXI”, tela cm 205×310, Palermo Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis inv. 155
(27) Alonzo Rodriguez (Messina 1578-1648) e bottega, Ultima cena, tela cm.202x 308, Messina Museo Regionale inv. 992
(28) Alonzo Rodriguez (Messina 1578-1648), San Carlo Borromeo intercede per la fine della peste di Milano, tela cm. 300×200, Messina Museo Regionale inv. 993
Giovan Simone Comandè «fiume perenne della pittura»
(29) Giovan Simone Comandè (Messina 1558/1588-post 1635), attr., San Matteo e l’angelo, tavola cm 170×92, Messina Museo Regionale inv. 1128
(30) Giovan Simone Comandè (Messina 1558/1588-post 1635), attr., Madonna col Bambino e devoti, tavola cm 151×100, Messina Museo Regionale inv. 1129
(31) Giovan Simone Comandè (Messina 1558/1588-post 1635), Sant’Antonio da Padova con Gesù Bambino, tela cm 120×220, Messina, chiesa di Gesù e Maria del Buonviaggio al Ringo, Arcidiocesi di Messina
(32) Giovan Simone Comandè (Messina 1558/1588-post 1635), Santa Caterina d’Alessandria (firmata e datata 1623), tela cm 100×78, Messina Museo Regionale,inv. 5055
(33) Giovan Simone Comandè (Messina 1558/1588-post 1635), Madonna della Vittoria con San Nicola e Santa Caterina d’Alessandria (datato 1635), tela cm 250×195, Messina, chiesa dello Spirito Santo, Arcidiocesi di Messina
(34) Giovan Simone Comandè (Messina 1558/1588-post 1635), Pesca Miracolosa, tela cm 330×232, Messina Museo Regionale inv. 1063
(35) Giovan Simone Comandè (Messina 1558/1588-post 1635), attr., Ultima cena, tela cm 115×180, Messina Museo Regionale inv. 2026
(36) Giovan Simone Comandè (Messina 1558/1588-post 1635), attr., Sant’Antonio Abbate, tela cm 123×208, Messina Museo Regionale inv. 1200
Una nuova alba del colore tra naturalismo, classicismo e barocco: dal 1630 al 1640 circa
(37) Alonzo Rodriguez (Messina 1578-1648), attr. Incoronazione della Vergine, ardesia cm 171×130, Messina Museo Regionale inv. 1359
(38) Alonzo Rodriguez (Messina 1578-1648) (e bottega?), Madonna della Vittoria, iscrizione: «ARCEM DIVA TENES PETRUS PAULUSQUE TUENTUR / INVISUM TRACEM QUID TUA ZANCLA TIMET?», tela cm. 205×283, Messina Museo Regionale inv. 4704
(39) Alonzo Rodriguez (Messina 1578-1648) (e collaboratore?), Trinità con la Madonna, San Gregorio e le Anime Purganti, tela cm 350×225 (con cornice), Messina, San Pier Niceto, chiesa madre di San Pietro Apostolo, Arcidiocesi di Messina
(40) Mattia Stomer (Amersfoort 1600 circa- post 1650), Muzio Scevola, tela cm 137×197, Messina Museo Regionale inv. 1082
(41) Ignoto sec. XVII, San Paolo (copia da Jusepe de Ribera), tela cm. 120×95, Messina Museo Regionale inv. 1258
(42) Mario Minniti (Siracusa 1577-1640), Immacolata Concezione, tela cm 212×330, Messina Museo Regionale di Messina inv. 1217
(43) Mario Minniti (Siracusa 1577-1640), San Domenico di Silos libera gli schiavi, iscrizioni: «S. DOMINGO DE SILOS» (in basso a sinistra); «MINNITI…» (in basso al centro),tela cm 236×183, Monreale, Palermo, abbazia di San Martino delle Scale, Arcidiocesi di Palermo, Patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC) – Ministero dell’Interno
(44) Giovan Battista Quagliata (Messina 1603 ca.-1673), Messa di San Gregorio (firmata e datata 1639), iscrizione «I: BPTA QUAGLIATA F.bat 1639», tela cm 380×476, Messina Museo Regionale inv. 4695
(45) Antonino Barbalonga Alberti (Messina 1603-1646) e aiuti, Conversione di San Paolo, tela cm 270×332, Messina Museo Regionale inv. 1156
(46) Nunzio Rossi (Napoli 1626 circa – Sicilia post 1650), attr., Conversione di San Paolo, tela su tavola cm. 264×202, Messina Museo Regionale (in deposito da collezione privata)
Tangenze con Fiandre, Genova, Napoli e Malta in alcuni casi studio
(47) Domenico Fiasella detto il Sarzana (Sarzana 1589-Genova 1669)?, Santo Stefano risana gli infermi, tela cm 167×243, Palermo Museo Diocesano, Arcidiocesi di Palermo
(48) Cerchia di Domenico Fiasella detto il Sarzana (Sarzana 1589-Genova 1669) e Giacomo Liegi (o Legi? Liegi 1605?-Milano 1640-45?)?, Scena pastorale, tela cm 129,5×154, Palermo Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis (in deposito a Palazzo Steri)
(49) Cerchia di Alonzo Rodriguez, Martirio di Sant’Orsola, tela cm 112×134 (con cornice), collezione privata
(50) Cerchia di Alonzo Rodriguez, I Santi Pietro e Paolo, tela cm 300×200, Messina, Santa Lucia del Mela, concattedrale di Santa Maria Assunta, Arcidiocesi di Messina
(51) Ignoto pittore meridionale, Adorazione dei pastori, Messina, Fiumedinisi, chiesa di San Pietro, Arcidiocesi di Messina
(52) Ignoto pittore meridionale, Decollazione del Battista, tela cm 218×178, Palermo Museo Diocesano, Arcidiocesi di Palermo